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Si è inaugurata Sabato 7 luglio, presso il Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna, la stagione espositiva "Bagno d'arte 2012" con le sculture totemiche di LUCIANO NAVACCHIA, che rinmarranno in mostra fino al prossimo 16 settembre.
E' un ritorno alla scultura che arriva dopo gli omaggi negli anni precedenti all'immaginario circense di Ilario Fioravanti, all'ideale classico di Leonardo Lucchi, e al caleidoscopio stellare di Massimo Sansavini. Allestita nella sale del quattrocentesco Palazzo del Capitano, la mostra "Luciano Navacchia – Sculture d'Altrove" si completa con alcune installazioni inserite nel paesaggio urbano di Via Fiorentina e Piazza Ricasoli.
Le sculture d'altrove di Luciano Navacchia hanno origine nel mondo antico delle civiltà afro-egiziane e sono dedicate alla donna più elevata nella considerazione dell'artista, di civiltà arcaica, portatrice di spiritualità e di sacralità, regina madre, e nigra mater. La figura femminile è solenne e ieratica, ma pur sempre specchiata nella condizione esistenziale del nostro tempo. Il ciclo, eseguito nel corso degli ultimi due anni di lavoro, segna l'esordio dell'artista come scultore dopo oltre quattro decenni d'ininterrotta attività in campo pittorico.
Nato a Cesena nel 1946, Luciano Navacchia ha allestito la sua prima mostra personale a Rimini nel 1969. Inizialmente influenzato dalla dominante realista della cultura figurativa cesenate, ha affrontato tematiche d'impegno sociale e riguardanti la condizione esistenziale dell'uomo nella realtà del suo tempo, con un linguaggio pittorico di marca espressionista, dai tratti cupi ed esasperati. Più di recente la sua pittura si è caricata di emotività e di eccitazione inventiva con l'immagine sempre meno imbrigliata nella forma e carica di essenzialità rappresentativa. Il transito recente di Luciano Navacchia alla scultura è documentato nella mostra da oltre una trentina di opere plastiche, alcune delle quali di grande dimensione. Accanto ad esse vengono esposti nelle sale del Palazzo del Capitano alcuni dipinti esemplari, che consentono al visitatore di cogliere il rapporto di continuità e i motivi di congiunzione fra pittura e scultura nell'invenzione figurativa del pittore cesenate. La mostra, accompagnata da un catalogo, con testi di Rosanna Ricci e Giampiero Teodorani, è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Bagno d'Arte nell'ambito del programma espositivo "Bagno d'Arte 2012", realizzato con la collaborazione dell'Istituto Regionale per i Beni Culturali, e con il contributo di Soggetel, di Pentaplast e della ditta F.lli Bianchi di Bagno di Romagna.