Al confine tra Campania e Molise, le alture del Matese rivolte ad Oriente riversano le loro acque nel Tammaro, tributario del Calore e del Volturno: qui si intrecciano vicende e ricche testimonianze della civiltà Sannita, del dominio Romano, delle conquiste Longobarde e Normanne, in un palinsesto di storia dove i paesi di Sassinoro e Sepino sono veri e propri Musei all’aperto, immersi in ambienti naturali ben conservati e paesaggi di suggestiva struggente bellezza. Dal Santuario rupestre di Sassinoro alla città romana di Altilia nel Parco archeologico di Sepino, uno spettacolare spaccato di duemila anni di vita coinvolge il visitatore. Profumi di erbe e sentori di zafferano completano l’esperienza sensoriale ed emotiva di una giornata indimenticabile.

Sassinoro (Bn) è un piccolo comune in una zona naturalistica alle prime pendici del Matese. Posto su un colle tra le gole della Sassinora e del Tammaro, in antico ebbe importanza strategica. Il nome si fa derivare da una curtis di Sassoni giunti al seguito dei Longobardi. Nell'anno 1000 fu soggetto all’abbazia di S. Sofia di Benevento, poi parte della contea normanna dei Molisio. In seguito feudo dei Valletta, dei De Capua, dei Carafa, degli Allegretti, nel 1651 dei Mazzacane di Cerreto Sannita e dal 1776 dei marchesi Mondelli. Rinvenimenti archeologici testimoniano la frequentazione dell’area fin dalla preistoria, con ritrovamenti di fase sannitica e romana, tra cui un bronzo della Minerva astata e una moneta argentea di IV-III sec. a.C. L’abitato conserva impianto medievale fusiforme con stradine che seguono il declivio della collina irradiandosi da un asse principale. Circondato da mura munite di quattro porte (P. della Corte, P. Jasimone, la Portella, P. delle Danze), vi trovava spazio il perduto Palazzo Baronale; nella piccola piazza affaccia la settecentesca Chiesa di S. Michele Arcangelo. L’Ottocento vede sorgere il borgo extra-moenia, che include le preesistenti chiese di S. Rocco e di S. Maria delle Grazie, affiancate dalla Fontana pubblica monumentale, simbolo di un territorio ricco di acque. La antica apparizione di S. Lucia e S. Michele in una grotta ai piedi del monte Rotondo, luogo di culto pastorale pre-cristiano, rende il Santuario di S. Lucia del Monte meta di pellegrini e tappa di turismo religioso e naturalistico, immersa in un folto bosco di quercia e carpino a m.870 slm. Oltre ai percorsi naturalistici curati da Asd Sanniotrek, si annotano il laghetto di pesca sportiva, aziende biorurali produttrici di erbe aromatiche, zafferano e loro elaborazioni (Bake piante Officinali e Medicinali; Zafferano del Matese).

Sepino (Cb): ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro, deriva il nome dal latino saepio (recinto), connesso con la sosta degli armenti di passaggio. La città romana di Saepinum (nel medioevo Altilia) sorge infatti su un antico percorso di transumanza, poi inglobato nel Regio Tratturo Pescasseroli - Candela, che la attraversa con funzione di decumano maggiore, all’incrocio con un asse stradale diretto verso le alture montane, dove sorgeva un sito fortificato (Saipins/Terravecchia), espugnato nella Terza guerra sannitica. Altilia, circondata da un perimetro murario di I sec. a.C., in buona parte conservato con le sue quattro porte monumentali, fu Municipium, dotato di tutte le strutture e servizi urbani tipici della città romana: foro, basilica, terme, templi, teatro. Ciò che fa di quest’area archeologica un unicum, conferendovi il carattere di esperienza indimenticabile, è la continuità di vita dei luoghi, ancora abitati in case rurali che impiegano materiali antichi. Ad Altilia il visitatore può incontrare greggi di pecore sul selciato romano, udire il muggito di bovini al pascolo non distanti da una sepoltura monumentale, avvertire nel foro l’aroma del fieno, mentre il mormorio del fogliame risponde alle carezze del vento. Altilia non è omologabile a nessuna delle grandi aree archeologiche italiane: qui tutto risulta familiare e quotidiano, coinvolge il visitatore in una sorta di macchina del tempo, dentro un paesaggio di profonda, vibrante interiorità. Straordinario è l’interesse storico-archeologico dell’area, che intreccia epoche e culture diverse, che hanno operato nei luoghi trasformazioni ricche di fascino e candore. Molte testimonianze sono raccolte nel Museo della Città e del Territorio, in consegna al Parco archeologico di Sepino, un piccolo gioiello.

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

programma di massima

# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) in piazza IV novembre, 82026 Sassinoro (BN).

# Ore 10.00 : Percorso guidato del centro storico con illustrazione degli aspetti salienti del borgo e incontro con le vivaci realtà della comunità locale.

# Ore 11.30 : Spostamento (mezzi propri) al santuario rupestre di Santa Lucia del Monte, visita guidata dei luoghi con illustrazione degli ambienti naturali.

# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso l’Azienda agrituristica “Le delizie dell’ortolano” al costo di 30 euro a persona con il seguente menù: Antipasto (focaccina allo zafferano, salumi della casa, formaggi del territorio, bruschette e altri prodotti dell’azienda agricola), Primo (Campanelle all’ortolana: pasta di farina bio di saragolla macinata con mulino a pietra, con pomodoro fresco, zucchine, spalla suina affumicata e aromi), Secondo (coscio di maiale alle erbe aromatiche a cottura lenta in forno a legna), Contorni (patate arrosto al modo contadino, cicorietta di campo), Frutta di stagione, Dessert (torta di ricotta e uva fragola), acqua minerale, vino (Montepulciano bio dei Colli molisani) e caffè.

# Ore 15.30 : Spostamento con mezzi propri a Sepino – Altilia. Visita all’Area archeologica, illustrata da una guida professionale.

# Ore 18.00 : Termine della manifestazione.

Si ringraziano per la collaborazione l’Amministrazione Comunale di Sassinoro e la Direzione del Parco archeologico di Sepino

Quote di partecipazione:

– Socio TCI                €    5,00

– Non Socio               €   10,00

Informazioni, prenotazioni e pagamenti:

Succursale Touring di Benevento “Rotolando verso Sud”

Via G.B. Perasso 7 – Benevento

LUN-VEN: 9,00/13,00-16,00/19,30

SAB: 9,00/13,00 tel. 0824 29499

email enzo@rotolandoversosud.net

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: le prenotazioni sono aperte e scadono automaticamente, dopo la loro effettuazione anche telefonica, se non confermate dal versamento della quota entro mercoledì 26 aprile 2023.

Le quote non sono rimborsabili in caso di disdetta dopo il 26 aprile 2023.

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socio attivo Lorenzo Piombo 338 343 1737

Guide: locali

Partecipanti: min 20 – max 40

La quota comprende: le visite guidate a Sassinoro e Sepino, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

La quota non comprende: il pranzo facoltativo (30 euro a persona), le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Il Club di Territorio di Benevento si riserva di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.