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La basilica di San Clemente rappresenta uno dei rari e più stupefacenti monumenti di Roma, come e anche meglio della Domus Aurea, in cui viene riassunta la storia della città esplorando tre livelli sotterranei, dall’età repubblicana al pieno medioevo e all’età moderna.
L’edificio sorge in quell’area della città che fin dall’epoca antica era definita come la valle del Colosseo, interessata quindi dalle vicende del famoso incendio neroniano. Del 1° livello, il più antico, è visitabile un edificio di età repubblicana, secondo alcune fonti l’antica sede della zecca di stato. Alla fine del II sec. d.C. viene edificato un’insula nel quale è stato rinvenuto un mitreo annesso agli edifici che dovevano ospitare la scuola mitraica. Fanno parte di questo importante edificio splendidi stucchi che decorano le volte e l’altare del tempio decorato a bassorilievo con la celebre scena di Mitra che uccide il toro.
Il 2° livello intermedio ci introduce nella chiesa di IV secolo che ha avuto origine all’interno dell’abitazione di un certo Dominicum Clementis dando origine al Titulus Clementis, ricordato in molti documenti del V secolo d.C. La prima basilica, a tre navate con nartece, presenta tracce del bellissimo pavimento in opus sectile del VI secolo oltre ad affreschi databili tra il VI e l’XI secolo, quando venne edificata la chiesa superiore. Tra gli affreschi, il ciclo con le storie di San Clemente, tratte dagli acta del santo, splendido esempio di pittura su registri della fine dell’XI secolo.
Il 3° livello, quello più elevato, è costituito dalla basilica di XII secolo costruita al di sopra della chiesa più antica che venne reinterrata artificialmente. Del XII secolo è lo splendido mosaico absidale con l’albero della vita che regge il crocifisso realizzato su fondo oro attribuito alla scuola romana e della quale sopravvivono poche realizzazioni. Il pavimento, esempio di arte pre-cosmatesca, è conservato in tutte le sue parti. Un altro monumento di particolare interesse storico-artistico è la cappella di Santa Caterina dipinta in gran parte da Masolino da Panicale nel XV secolo con scene dalla vita di Santa Caterina d’Alessandria.
L’indagine archeologica nella basilica, intrapresa dal 1857, non si è praticamente più interrotta, grazie al volere della comunità ecclesiastica che presiede la basilica, i Padri Domenicani Irlandesi.
Costo visita guidata: € 8,00 Soci TCI / € 11,00 Non Soci
Biglietto di ingresso: € 5,00 (da pagare in loco)
Sistema di amplificazione: € 2,00 (da pagare in loco)