Martedì 2 giugno 2020 Palazzo Salmatoris di Cherasco riapre le sue sale al pubblico proponendo la mostra che l’emergenza Covid-19 aveva bloccato: “Ri-cercare la figura infinita” di Sergio Ùnia.

Le sue sculture, le donne, le figure umane, sono rimaste ad aspettare, in attesa di essere nuovamente ammirate.

Grande scultore, disegnatore raffinato e intenso, Ùnia interpreta con dolcezza, spontaneità e forte valenza espressiva l’universo femminile e giovanile, alla ricerca della grazia, dell’armonia e della vita che pulsa. L'artista indaga da sempre la figura umana, soprattutto il mondo femminile: attenzione ai dettagli e una grande carica espressiva sono le caratteristiche che rendono uniche le sue statue.

Fa parte delle personalità che hanno scelto di aderire al progetto “Donare”, donando alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo la scultura “Nudo con asciugamano” (presente nella rassegna cheraschese) e 646 disegni.

La mostra di Cherasco si inserisce tra gli eventi culturali che la Fondazione CRC sostiene con l’obiettivo di avvicinare l’arte alla comunità e stimolare la sperimentazione di linguaggi espressivi, valorizzando e facendo conoscere il talento degli artisti della nostra provincia.

Nato a Roccaforte di Mondovì, Ùnia si è trasferito giovanissimo a Torino. Qui è entrato in contatto con gli ambienti artistici della città. Nel 1970 segue i liberi corsi di nudo all'Accademia Albertina, l'anno seguente realizza la sua prima mostra personale. Da allora è un crescendo, il suo lavoro si intensifica e si evolve, privilegiando la scultura, che diventa il centro dei suoi interessi. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, spaziando dal Piemonte alla Valle d'Aosta. Nel 2011 è invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare alla biennale di Venezia. Nel marzo 2013 è stato nominato accademico ad honorem della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi, sezione scultura. Ha all'attivo oltre 160 esposizioni personali in tutto il Paese e all'estero. 

Alcune sue sculture, inoltre, si potranno anche continuare ad ammirare nel centro di Cherasco, soprattutto nella piazza antistante il municipio, a cielo aperto: è l’omaggio che lo scultore fa alla Città creando un ponte immaginario attraverso l’arte tra il palazzo sede di importanti rassegne artistiche e un centro storico caratterizzato da monumenti e palazzi del passato.

«Dopo questa chiusura forzata – commenta il vicesindaco Claudio Bogetti – riapriamo le porte dello storico Palazzo che ospita le opere di un artista cuneese che ha saputo andare oltre i confini, affermandosi in tutto il Paese e oltre. Questa riapertura vuole essere un segno di ripresa per la nostra città che da anni, tra le sue voci economiche più importanti, ha quella del turismo. L'emergenza che abbiamo vissuto in questi mesi e che ancora non ci permette di riprendere del tutto la normale attività, ci costringe a rinunciare a tanti eventi quest'anno, ma la cultura non si deve fermare. La riapertura di palazzo Salmatoris va in questa direzione. Saremo costretti a rinunciare alle manifestazioni diventate ormai una tradizione per la nostra città, che attirano tante persone, dovremo ripensare alle proposte da mettere in campo. In attesa di poter ripartire davvero, invito tutti ad approfittare di questi momenti culturali, come la mostra di Ùnia e a scoprire una città ricca di storia come Cherasco».

La rassegna di Palazzo Salmatoris sarà visitabile fino a domenica 13 settembre, ad ingresso libero, rispettando le norme per la sicurezza anti-covid, dal mercoledì al venerdì dalle 14,30 alle 18,30, sabato e domenica e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30.

Martedì 2 giugno aperto mattino e pomeriggio, con gli stessi orari della domenica.

Per info tel. 0172427050.