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Sono i paesaggi e i luoghi urbani i soggetti preferiti da Antonio Galli (Cameri, 1924-2011), che allo studio del disegno e della pittura affrontato negli anni della maturità, ha dedicato gran parte del proprio tempo libero, rispondendo ad un'inclinazione probabilmente da sempre presente in lui.
I suoi sono paesaggi luminosi, nei quali l'acqua, gli alberi, i boschi, i prati sono riprodotti con vivacità di tono e di pennellata; sono dipinti da cui traspare il profondo legame di Antonio Galli con queste terre, evidente nell'attenzione prestata alla resa delle zone di luce e di ombra delle lanche o delle rifrangenze dell'acqua dei fossi, alla trascrizione degli intrecci dei rami dei gelsi o delle linee ortogonali che definiscono gli argini delle risaie. Antonio Galli amava anche le città, che dipingeva facendo riferimento per l'impianto compositivo ad immagini fotografiche, come nel caso di Venezia a cui sono dedicati due dei dipinti esposti. Ma, soprattutto,amava Cameri, le sue piazze, la sua roggia, le sue chiese, i suoi vicoli, i suoi cortili, luoghi che riproduceva in modo preciso, senza tralasciare nessun particolare architettonico o ambientale.