Visita in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano a Montesarchio, la più importante cittadina della Valle Caudina, con il Castello, che ospita il Museo con “Il ratto di Europa”, celebre cratere di Assteas, alla Torre, al borgo “Latonuovo” e al centro storico.

Montesarchio: m 300 slm, è uno dei più importanti centri della Valle Caudina. Il nome deriva probabilmente da Mons Arcis, con riferimento all’esistenza sul colle di una struttura fortificata costituita da una torre cilindrica, presente forse già in epoca sannitica. Gli scavi archeologici testimoniano le origini antiche della cittadina. Nel territorio, in pianura, nella località Masseria Foglia, un chilometro a sud - ovest, si può localizzare l’antica città di Caudium, uno dei più importanti centri sannitici, dalla cui necropoli, solo parzialmente esplorata, provengono importanti materiali dal secolo VII a.C. al I d.C.. Durante il periodo romano la città di Caudium rappresentò una tappa obbligata lungo la via Appia da Roma verso Brindisi.

Il primo ricordo di Montesarchio, che in qualche documento è detto Montesàrculo, è del 1073. Il paese fu feudo dei Della Leonessa e più volte teatro di fatti d’arme, specialmente nella guerra tra Renato d’Angiò e Alfonso d’Aragona: qui Alfonso inflisse al rivale una sconfitta definitiva. Nel 1480 passò ai Carafa, che nel 1496 vi ebbero il titolo di marchesi. Nel 1528 fu concesso ad Alfonso d’Avalos col titolo di principe e a questa famiglia rimase ininterrottamente fino all’eversione della feudalità (1806).

Il nucleo più antico sorge su un colle roccioso alto 423 m, propaggine del monte Taburno, e ha mantenuto nella parte più alta l’antica impostazione medievale. Sulla prominenza del colle i borghi “Latovetere” e “Latonuovo”, insieme alla torre e al castello, costituivano un complesso fortificato cinto da mura e da torri. Il nucleo più antico del borgo medievale, “Latovetere”, risale all’epoca della dominazione longobarda; il successivo nucleo, “Latonuovo”, si formò in epoca normanna.

Posta sullo sperone del colle, la Torre ha avuto sempre un’importanza strategica come punto di avvistamento. È stata sempre mantenuta in efficienza attraverso successivi interventi architettonici. Il primo fu attuato dai Romani, successivamente la ristrutturarono i Longobardi, mettendola in comunicazione con il Castello. Nel Quattrocento ha subito l’ultimo rifacimento ad opera degli Aragonesi, che ne ha determinato l’aspetto attuale.

Il Castello occupa l’altro versante della prominenza del colle. Fu realizzato probabilmente nell’VIII secolo, anche se è documentato per la prima volta dallo statuto di Federico II degli anni 1241-1246. Dell’originaria opera fortificata è rimasta traccia nel basamento e nell’ingresso. Abbandonato come residenza dai d’Avalos, che costruirono un palazzo baronale al centro del paese, secondo le nuove mode ed esigenze, il Castello, con la Torre, fu donata nel secolo XIX da Alfonso d’Avalos a Ferdinando II di Borbone, che ne fece una delle più tetre e sicure prigioni del Regno: vi furono detenuti per vari anni i patrioti Carlo Poerio, Nicola Nisco, Michele Pironti e altri. Il Castello, che dopo l’ultima guerra ha ospitato un istituto per l’educazione degli orfani, ospita oggi il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.

La Chiesa della Santissima Trinità fa da congiunzione tra i lati “Vetere” e “Nuovo”. Il nome deriva dalla presenza di una statua policroma raffigurante la Santissima Trinità. Il borgo di “Latonuovo” si conclude verso sud-ovest con il Complesso conventuale di Santa Maria delle Grazie, il cui convento fu costruito nel 1480 per volere di Carlo Carafa. L’origine della chiesa è anteriore e viene fatta risalire all’arrivo dei Francescani alla fine del XIII secolo.

L’abitato ha avuto nei tempi recenti una notevole espansione e presenta, attorno al nucleo storico, numerose costruzioni moderne. Al centro della parte antica si apre la piazza Umberto I, con suggestiva fontana barocca: vi prospetta la Chiesa della Santissima Annunziata, con larga facciata a tre portali. Nelle adiacenze si trova la seicentesca Chiesa di Santa Maria della Purità, il cui ingresso è posto sotto un arco che la collega al palazzo d’Avalos: l’edificio, infatti, sorse come cappella gentilizia di questa famiglia.  Il Convento di S. Francesco sorse nella prima metà del Trecento, ai piedi del colle: oggi è sede del Municipio. La data di fondazione della Chiesa di S. Francesco, annessa al convento, potrebbe essere quella del 1339, incisa sulla pietra dell’architrave dell’ingresso.

Come arrivare:

# Ore 9.30 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) presso il bar Desiree – Piazza La Garde – 80126 Montesarchio (Bn).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

programma di massima

# Ore 9.30 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) presso il bar Desiree – Piazza La Garde – 80126 Montesarchio (Bn).

Trasferimento (mezzi propri) sul colle per la visita guidata al Castello, che ospita il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, alla Torre e al borgo “Latonuovo”.

Al termine trasferimento (mezzi propri) al ristorante per il pranzo.

# Ore 13.30 : Pranzo facoltativo presso il ristorante “Cantina del Barone” – Corso Caudino 15 – 800126 Montesarchio – 28 euro a persona – con il seguente menù: Antipasto (Misto di salumi con gnocco fritto e stracchino, selezione di formaggi misti), Primo (Pasta patate e provola), Secondo (Pancia di maiale ripiena con verdure al forno – centro tavola: zuppa di fagioli con salsiccia di rocca), Dessert (Tiramisù allo strega), acqua minerale e vino – se si sceglie il pranzo facoltativo, lo stesso deve essere prenotato presso la Succursale Touring di Benevento nel momento in cui si prenota la visita.

# Ore 16.00 : Visita guidata al centro di Montesarchio.

# Ore 18.00 : Termine della manifestazione.

Quote di partecipazione:

– Socio TCI             €  5.00

– Non Socio            €  8.00

Informazioni, prenotazioni e pagamenti:

Succursale Touring di Benevento

Rotolando verso Sud

Via G. B. Perasso 7 – Benevento

LUN-VEN: 9,00/13,00 -16,00/19,30

SAB: 9,00 / 13,00  tel. 0824 29499

email enzo@rotolandoversosud.net

Le prenotazioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.

È possibile, previo accordo con la Succursale Touring di Benevento, effettuare il pagamento della quota la mattina di domenica 26 marzo.

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: vice console Giovanni Liparulo 328 882 6562

Guida: locali

Partecipanti: massimo 40 persone

La quota comprende: La visita guidata, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

La quota non comprende: il pranzo facoltativo (28 euro a persona), le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:

Le prenotazioni sono aperte e scadono automaticamente sette giorni dopo la loro effettuazione, anche telefonica, se non confermate dal versamento della quota.

Il Club di Territorio di Benevento si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Le quote non sono rimborsabili in caso di disdetta (vedi regolamento).

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.