Il reale nei riflessi dell'anima

Esiste una profonda necessità interiore in ognuno di noi, leggere il mondo “guardandolo”, percependolo come un’entità viva, sensibile, un insieme di elementi che dialogano con il nostro vissuto, il nostro sentire, il nostro essere. “L’unica cosa che vorrei insegnare – affermava Calvino – è un modo di guardare, cioè di essere al mondo”, un modo di vivere che ci mandi oltre la superficie delle cose. Zamboni, nel suo indagare scorci di natura, riflessi sull’acqua, antiche vestigia architettoniche, colte in una dimensione atemporale, prova ad offrirci una possibilità, una via. Nel delineare, con le raffinate tecniche dell’acquaforte e della puntasecca, aspetti di un paesaggio silente e sospeso, l’artista ritrae nel contempo la realtà e la sua interpretazione, perché l’Io che guarda le cose è unico e irripetibile, passando dal mondo tangibile a quello percepito.

La texture grafica che fa propria l’intera superficie della lastra, in passaggi chiaroscurali che definiscono le forme lasciandole però ovattate, coperte da un velo, filtrandole nella memoria, si fa linguaggio peculiare, permettendo a Zamboni di recuperare la lezione dei grandi maestri del passato e, più vicino a noi, di un Novecento che ha saputo rinnovare l’arte incisoria.
Nelle infinite forme del reale, Zamboni dà vita ad un connubio tra immaginazione e razionalità, nel quale gli elementi si moltiplicano, si complicano, si animano. Della realtà che sta attorno a noi, dunque, vediamo spesso troppo poco, perdendo per via ciò che ne è essenza e significato; fissati imperituri sulla lastra, i soggetti affrontati da Zamboni si collocano nella memoria come tasselli di un racconto intimo, poiché la raffigurazione della realtà è già in se stessa la sua intuizione e il suo superamento.
Patrizia Foglia

Patrizia Zamboni vive e lavora a Ravenna
zamboni.robi@gmail.com

Come arrivare:

Tram 14 (Fermata Viale Certosa-Via Gradisca) –  Linea 40 (Fermata Via Cefalonia) –  Metro M1 (Fermata Bonola  oppure Uruguay) + Linea 40  –  Trenord S5 ed S6 (Fermata Stazione Certosa) – Consultare prima “ATM NEWS” sul sito www.atm.it per eventuali modifiche del percorso linee e consultare “Calcola Percorso” sullo stesso sito.

Altre informazioni utili:

Giorni di apertura:
4-5, 11-12, 18-19 marzo
orario: 15:30-18:30

Ingresso libero.

Il luogo delle mostre in Certosa di Milano è stato ricavato, dopo un opportuno restauro finanziato dalla Fondazione Cariplo, nel corridoio di accesso dei monaci al Grande Chiostro.

I Volontari “Aperti per Voi” del Touring Club Italiano vi accolgono nella magnifica Certosa di Milano tutti i sabati dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00 e il pomeriggio di ogni domenica dalle 14:00 alle 17:00, compatibilmente con le funzioni parrocchiali, mostrandovi, tra le numerose altre, le opere di Simone Peterzano, Daniele Crespi e Biagio Bellotti.

Durante le visite alla mostra saranno adottate le misure di contenimento delle persone e di distanziamento come prescritto dalle ordinanze in vigore al momento.