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Programma delle celebrazioni:
Lunedì 7 Gennaio
Ore 17.30 collegiata di San Vittore
Santa Messa concelebrata dal Vescovo di Novara Mons. Giulio Franco Brambilla
Discesa del Reliquario della Sacra Costa
Solenne Processione al santuario
Cannobio sarà illuminata da 9.000 "lumineri"
Cena tradizionale presso la mensa delle scuole medie.
Prenotazione presso ufficio turistico 0323-71212
Martedì 8 Gennaio:
Ore 10.30 In santuario S. Messa concelebrata
Ore 15.00 Celebrazione dei vespri ambrosiani
Processione di ritorno alla collegiata di san Vittore.
Nelle notti invernali del 7, 8 9 e 28 gennaio del 1522, nella casa della famiglia Zaccheo successe un fatto miracoloso che portò alla costruzione del Santuario stesso. Un piccolo dipinto su pergamena raffigurante Cristo in pietà tra Mario e Giovanni evangelista, custodito oggi dentro una nicchia al centro dell'altare maggiore, fu visto sanguinare. Le ferite del corpo di Gesù si sono ravvivate e gocce di sangue scesero dal quadretto sulla cassapanca sottostante. La sera dopo, una piccola costa sanguinante uscì dal costato ferito, fu raccolta e portata in processione fino alla chiesa parrocchiale dove ancora oggi è custodita in un prezioso reliquiario donata dal Cardinale Federico Borromeo.
Per ricordare il fatto prodigioso, la notte del 7 Gennaio Cannobio si accende di migliaia di lumini che rischiarano la processione che porta le reliquie da San Vittore al Santuario. Le luci della città sono spente e la notte invernale è rischiarata dalle fiammelle dei lumineri accesi lungo tutte le vie e sulle barche che seguono la processione navigando.
La festa porta molti nomi, festa del Miracolo, Festa dei lumineri o ancora festa delle luganighe per via del tradizionale piatto della sera della processione, Luganiga, ovvero il classico insaccato di carne solo bovina preparato proprio per quell'occasione. In tutti i ristoranti del paese per la notte del 7 Gennaio c'è un unico e "povero" menù: luganighe con patate lesse e verze e come primo la minestra di pasta e fagioli. Una cena semplice e povera come quella servita cinque secoli prima nella locanda del miracolo.