A settant’anni dalla stesura de "Il sogno di una cosa", primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, un viaggio evocativo tra i paesi della riva destra del Tagliamento nei luoghi che sono stati sfondo e proscenio della sua produzione letteraria friulana.

Prima fermata a Casarsa con la visita di casa Colussi, dimora della famiglia materna del poeta e sua abitazione nelle lunghe vacanze estive e durante la seconda guerra mondiale. La casa, ora sede del centro studi Pasolini, conserva i manoscritti delle opere del periodo friulano, oltre ad arredi e ricordi familiari.

Il viaggio proseguirà verso la frazione di San Giovanni, affrescata nel romanzo con la sua monumentale chiesa neogotica e l’antica loggia, edificio strettamente legato all’impegno politico del giovane Pasolini.

Con bus navetta arriveremo a San Vito al Tagliamento in tempo per il pranzo, che sarà proposto al costo convenzionato di 15 euro. Nel pomeriggio, partendo dal “biancore pazzesco di una piazza a San Vito”, uno dei borghi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, andremo alla scoperta dei fatti storici descritti ne Il sogno di una cosa.

Nella cittadina cinta da fosse e torri, e raccolta intorno ad un antico castello, è presente un’impronta medievale che i secoli successivi hanno arricchito con pregevoli testimonianze artistiche. Tra i palazzi e le dimore nobiliari, tra le chiese dell’Amalteo, veri gioielli del rinascimento friulano, cercheremo di riconoscere i luoghi reali, teatro alla fine degli anni quaranta, delle rivolte per l’applicazione del Lodo De Gasperi.

Durante il viaggio in treno, informazioni e approfondimenti di storia, tecnica e cultura ferroviaria da parte di componenti dell’Associazione Museo-Stazione Trieste Campo Marzio