Camerino si proietta al centro dell’Europa con la Mostra “Il cuore dell’Europa, i tesori della Sezione di Archivio di Stato di Camerino” che sarà inaugurata venerdì 11 ottobre alle ore 16 all’Archivio di Stato di Camerino. Una mostra col patrocinio del Consiglio regionale, dell’Università di Camerino e del Ministero dei beni culturali che sarà visitabile fino al 15 gennaio 2020 aprendo al grande pubblico uno dei luoghi della cultura della città. Non ha nascosto l’emozione Giovanna Sartori, assessore alla cultura e turismo del Comune di Camerino: “Verso il nostro centro storico sicuramente c'è sempre un pensiero, ma la città non può prescindere dalla sua vocazione culturale – ha detto – L’Archivio di Stato è un luogo della cultura e con questa mostra diventa luogo di esposizione, aperto a un pubblico più numeroso, non solo agli studiosi. La vera essenza della città di Camerino è essere città d'arte in strettissimo collegamento con l’Università che ringrazio perché mostra sempre attenzione e non possiamo pensare di prescindere da essa. Il ringraziamento va alla Regione Marche per il patrocinio e per l’impegno verso la cultura: abbiamo partecipato a RisorgiMarche, Marche in Vita quindi è evidente un'attenzione anche sull'aspetto culturale per le popolazioni terremotate. È bello pensare che Camerino custodisca documenti così antichi, addirittura tra i più antichi d'Europa, ponendosi così proprio al centro di essa. C’è una forte unione d'intenti e di territorio con Pioraco e Fabriano che saranno al nostro fianco all'inaugurazione, proprio grazie al legame con la carta e una visione condivisa è fondamentale per tutti noi. La mostra inaugura l'11 ottobre non a caso perché Camerino per la prima volta quest’anno ospiterà le Giornate del Fai il 12 e 13 ottobre e la mostra sarà visitabile già in quel fine settimana. Nei luoghi del Fai ci saranno anche l’Orto botanico e la visita guidata nel centro storico con l'apertura della zona rossa che sarà illustrata dagli studenti dei Licei”. Presenti anche dei documenti messi a disposizione dall’Archivio di Stato di Prato.

Claudio Pettinari, Rettore dell’Università di Camerino ha sottolineato l’importanza di “conoscere da dove veniamo. Abbiamo un grande patrimonio culturale e dobbiamo lavorare affinchè diventi fruibile a tutti. Quella tra Comune e Università è una sinergia che c'è e ci sarà sempre: stiamo discutendo anche su altri tavoli per questo”. Una mostra che rappresenta una scelta cultura con un’esposizione a forte carattere scientifico. “Ogni archivio ha la sua storia e Camerino ne è pregno, ma non è stata mai valorizzata a dovere – ha detto Emanuela Di Stefano, curatrice della mostra - Tutto si concentra sul concetto di città territorio: 1000 anni di storia che hanno visto Camerino al centro di tutto questo. Dalla mostra si evidenzia come leitmotiv che Camerino è stato un centro internazionale, attivissima nel settore tessile. Era la città più attiva dello Stato Pontificio nella lavorazione del panno lana e al centro dell'attenzione dell'Europa dell'epoca per la lavorazione della carta di Pioraco”. Presenti anche Daniele Salvi, capo di Gabinetto della presidenza del Consiglio regionale e Fausta Pennesi, direttrice dell’Archivio di Stato della Sezione di Macerata.