Con questa personale di Maurizio Duranti, venuto a mancare recentissimamente, Castelnuovo Magra intende celebrare i 700 anni dalla morte di Dante e al contempo rendere omaggio all’artista che tanto si era speso per la realizzazione di questa Mostra.

Salendo nelle sale della Torre si percorre un itinerario dantesco nei luoghi della Divina Commedia, costruito con la selezione dal corpus di opere della serie intitolata “Paesi” e da lavori da lui eseguiti appositamente per questa esposizione.

Particolare attenzione è data a luoghi cardini della storia di Castelnuovo Magra, della Lunigiana e della Liguria di cui Dante fa menzione e di cui Maurizio Duranti ha colto l’essenza.

“Mi interessa rappresentare il paese nella sua forma complessiva, decontestualizzato da ogni componente naturale e suggestiva.

Lo estraggo e lo ridisegno in modo quasi cartesiano, restituendone l’immagine in modo concettuale.

Pongo questo oggetto-paese in un vuoto-bianco ma mantenendo il punto di vista dal quale è stato ripreso.

Il rosso timbrico asseconda, poi, l’astrazione e il concetto, per l’appunto, dove il pensiero e la rappresentazione sono più importanti dell’oggetto stesso.

La rarefazione del contenuto emozionale, in favore di una lucida osservazione del paese si contrappone all’arte paesaggistica basata su viste emotive di luci e colori.

A volte sono solo frammenti di un paese o piccole unità, ugualmente significanti quanto una realtà più grande.

Li penso come paesi caduti dal cielo nella loro complessità esistenziale.

Sono fotografati da me e dipinti su tela con colori acrilici. Il formato della tela e “l’impaginazione” contribuiscono a definire la cifra rappresentativa”.

di Maurizio Duranti

Progetto Maurizio Duranti, Elisabetta Sacconi

Mostra a cura di Elisabetta Sacconi

Con il contributo di Orazio Dogliotti

Testi Maurizio Duranti, Elisabetta Sacconi

Stampe grafiche Cromed Sarzana

Allestimento Matteo Consiglio, Roberto Moracchioli, Pasquale Morabito, Roberto Zambelli

Ringraziamenti Ilaria Costa, Andrea Castagna

Un particolare ringraziamento alla famiglia Duranti