In esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano visita al settimo comune del Parco Letterario Francesco De Sanctis, ovvero alle località descritte in “Un viaggio elettorale”, il famoso reportage ispirato al viaggio nel collegio elettorale di Lacedonia compiuto dal De Sanctis per sostenere la propria candidatura alle elezioni politiche del 1874 / 75.

Calitri: 530 m slm, circa 5.000 abitanti, terzo paese per dimensioni territoriali della provincia, è situato un colle tra la valle dell’Ofanto e quella del torrente Cortino. Sorto in località abitata in epoca antica, come dimostrano i ritrovamenti di vasi, monete ed epigrafi nella zona, nell’alto Medioevo fu castello avanzato di Conza. Dal 1140 al 1239 fu feudo dei Balvano con il nome di Galestrum. Nel 1269 fu donato da Carlo d’Angiò a Galeotto di Fleury, il quale nel 1304 lo vendette ai Gesualdo che lo tennero fino al 1629. In seguito appartenne ai Ludovisi e infine, dal 1676 al 1806, ai Mirelli. L’abitato conserva la caratteristica pianta triangolare. Rimangono scarsi avanzi del grandioso palazzo dei Gesualdo, distrutto dai terremoti.

Centro Storico: un labirinto di angoli, stradine, scalinate, si articola tra portali in pietra, loggette panoramiche arcate, palazzi gentilizi, datati al XVIII secolo, grotte profonde e suggestive.

La Chiesa della Ss. Annunziata è attigua all’odierna sede del Comune, ex Monastero delle Suore Benedettine. Con la struttura dell'ex Monastero, la cui costruzione terminò nel 1586, questa Chiesa cinquecentesca forma un unico corpo. Il legame storico tra i due edifici è indicato anche dalla parte superiore della Chiesa, dove sedevano le suore benedettine, separate dai fedeli che assistevano alle funzioni religiose, e dove oggi vi si può ammirare un dipinto raffigurante S. Barbara. La Chiesa ha una forma assai particolare ed è caratterizzata, esternamente, da un tipico portale rinascimentale in pietra, ispirato all’architettura romanica, e sovrastato da una lunetta semicircolare. Al suo interno, a pianta rettangolare, l’abside seicentesco contiene l’altare maggiore ligneo, di stile barocco e risalente al ‘700, sovrapposto da una cinquecentesca pala scultorea di notevole fattura: incorniciata da stucchi barocchi, raffigura L’Annunciazione ed è attribuita al lionese Pietro Nittoli. Della scuola di Luca Giordano è la tela raffigurante la “Deposizione di Cristo”, eseguita dal suo allievo De Matteis e posta alla destra dell’altare maggiore; alla sinistra dell'altare, invece, si trova l’opera in stile rococò dedicata a San Canio, con al centro una statua a mezzobusto del Santo. Oltre all’altare dell’Annunciazione, vi è un altro altare ligneo del XVIII secolo, la cui pala scultorea rappresenta una Madonna con Bambino; le due nicchie laterali, attualmente vuote, ospitavano due statue, una delle quali è conservata oggi nella Chiesa di San Canio.

Una delle poche chiese a resistere al devastante terremoto del 1694, la Chiesa della Santissima Annunziata è uno dei luoghi di culto di riferimento per i fedeli calitrani e custodisce, come si è visto, particolari elementi artistici. 

Borgo Castello: recuperato e ristrutturato in seguito al distruttivo terremoto del 1980, Borgo Castello è la parte più antica di Calitri. Si tratta di un’area nata dai ruderi del vecchio “Castrum Calitri, la cui esistenza è documentata nel XIII secolo. La storia del Castello, originariamente composto da quattro torrioni angolari e numerose strutture di fortificazione, è fortemente legata agli eventi sismici che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Il terremoto del 1561 comportò il crollo di numerosi ambienti, ma distruttivo fu quello del 1964, che ne determinò l’abbandono dei ruderi. Dall’ultimo evento disastroso in poi, l’intera area circostante alla vecchia fortezza ha subito delle trasformazioni: le residue mura, materiali di vario genere, pietre, gradoni, architravi, portali, vennero riusati e recuperati con interventi strutturali a creare nuovi spazi edilizi e urbani, strade e abitazioni che, integrati e sovrapposti ai resti della roccaforte normanna, determinarono la definitiva conversione del platinum cinquecentesco in un nuovo borgo contadino, dal tessuto edilizio densamente stratificato. I dissesti causati dal drammatico terremoto del 23 Novembre 1980 e gli ulteriori crolli alle Ripe, in seguito al gelido inverno tra il 1988 e il 1989, hanno però mutato nuovamente la topografia e compromesso la stabilità dell’intera area che, abbandonata definitivamente dagli abitanti, è divenuta proprietà comunale.

Il progetto generale di recupero del Borgo Castello prevede inoltre la valorizzazione storica, artistica e culturale dell’intero complesso.

Il Museo della Ceramica si apre tra gli ambienti restaurati del Borgo Castello. Inaugurato nel settembre del 2008, contribuisce a preservare e valorizzare un’arte che nel borgo irpino ha tradizioni antichissime. Negli spazi espositivi sono infatti conservati oggetti prodotti nelle botteghe di ceramica calitrane e nell’intera Alta Valle dell’Ofanto, databili dal XVIII al XX secolo.

Il viaggio nell’arte della ceramica in questo spazio museale parte dalla preistoria e dalla protostoria, con la fossakultur di Oliveto-Cairano, prosegue con le mezze maioliche dell’epoca medievale e le maioliche rinascimentali, interessa le produzioni ottocentesche e novecentesche, e giunge alle maioliche artistiche contemporanee, con le botteghe di restauro e i laboratori di produzione locale odierna. Questi ultimi, insieme ad alcune industrie che si occupano della produzione di laterizi e vasi in terracotta, tramandano la tradizione secolare che lega il territorio alla sua comunità. 

Calitri è stata definita dal Touring Club Italiano la Positano d’Irpinia e fa parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica

Come arrivare:

Ore 10.30 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) nel parcheggio zona San Bernardino – 83045 Calitri (Av).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma

# Ore 10.30 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) nel parcheggio zona San Bernardino – 83045 Calitri (AV).

–  Passeggiata nel centro storico con visita alla chiesa della Santissima Annunziata, ai Palazzi gentilizi e alle caratteristiche grotte di stagionatura di formaggi e salumi. Degustazione di caciocavallo in grotta.

–  Visita ad un laboratorio di ceramica con dimostrazione della realizzazione di oggetti in terracotta.

# Ore 13.00 : Pranzo presso il ristorante “Gagliano” – Calitri – al costo di 25,00 euro a persona – con il seguente menù: Antipasto, Cannazze, Braciole con contorno di piselli, dolce, acqua minerale e caffè.

# Ore 15.00 : Visita guidata al Borgo Castello.

# Ore 17.30 : Termine della manifestazione.

Quote:

Soci TCI    €    2,50

Non Soci   €    5,00

pranzo:     €   25 a persona

Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email donato.cela@libero.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Donato Cela 377 1603172

Guida: locale

Partecipanti: massimo 30 persone

La quota comprende : La visita guidata come descritta, il pranzo, le spese organizzative del Club di Territorio Paesi d’Irpinia, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio Paesi d’Irpinia del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.