SABATO 29 OTTOBRE

Ore 7:20 Appuntamento a Piazzale Ostiense (lato Palazzo ACEA) 
Ore 7:45 Partenza in pullman GT alla volta di Montalcino, famoso borgo del senese, conosciuto ovunque per le fortificazioni (esempio illustre di quella che fu un’eroica resistenza del comune durata cinque anni), le emergenze architettoniche segno del periodo dei Comuni, e per la produzione del Brunello. Arrivo e inizio della visita guidata che si svolgerà all’interno di una cornice particolare di rievocazione storica. Infatti, l’ultimo week-end di ottobre, Montalcino è sede della SAGRA DEL TORDO. Un corteo con figuranti in costumi trecenteschi sfilerà per le vie del paese, imbandierato di tutto punto con i colori dei quattro Quartieri, per dirigersi verso il loggiato del Palazzo Comunale per l’omaggio alla Signora di Fortezza, che attende insieme alle dame il ritorno dalla caccia di cavalieri, paggi ed arcieri. In Piazza del Popolo il banditore dichiarerà aperta la Sagra del Tordo. Pranzo libero.
Nel primo pomeriggio visita della suggestiva Abbazia di Sant’Antimo, tra le più belle e meglio conservate d’Italia. Sant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione al IX secolo, all’epoca dell’Imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Nel XII sec. Sant’Antimo diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi. Spostamento alla volta di Abbadia San Salvatore. Arrivo in hotel, sistemazione nelle stanze e cena con piatti tipici.

 

DOMENICA 30 OTTOBRE

Colazione in hotel. Visita del centro storico di Abbadia San Salvatore, borgo medievale tra i meglio conservati del genere, un insieme di case e di chiese costruite nel basso Medioevo in roccia trachitica che il tempo ha annerito. Prende il nome dall’Abbazia cistercense fondata nel lontano 743 dal Re longobardo Rachis, del quale possiamo ammirare una rappresentazione nella bellissima e molto ben conservata cripta. Spostamento in pullman per continuare il nostro tour tra i luoghi più belli della Val d’Orcia che prevede Bagno Vignoni, Spedaletto e Pienza.
Grazie alla vicinanza con la via Francigena le acque che sgorgano a Bagno Vignoni vennero utilizzate fin dall’epoca romana a scopi termali. Al centro del borgo si presenta la “Piazza delle sorgenti”, una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale calda e fumante che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Fin dall’epoca degli etruschi e poi dei romani, le terme sono state frequentate da illustri personaggi, come Papa Pio II, Caterina da Siena, Lorenzo de’ Medici e tanti artisti che avevano eletto il borgo come sede di villeggiatura. Un breve spostamento ci porterà a Spedaletto, dove oggi all’interno del castello, molto ben conservato, ha sede un agriturismo dove visiteremo un mulino in funzione. L’azienda, immersa nel paesaggio della Val d’Orcia, ci ospiterà per il pranzo dove degusteremo piatti tipici realizzati con prodotti locali.
Ultima tappa del nostro tour è la bellissima Pienza, la città ideale voluta da Papa Pio II. Con particolare riguardo visiteremo la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo di Pienza, progettata da Bernardo Rossellino e consacrata nel 1462. La cattedrale, eretta sulle rovine della pieve romanica di Santa Maria, si rifà ai canoni architettonici rinascimentali di Leon Battista Alberti. Possiamo tuttavia identificare alcuni elementi peculiari del gotico francese, come il tetto a due spioventi, le finestre e il bellissimo rosone centrale. Anche l’interno rivela un’affinità con lo stile gotico, dividendosi in tre navate della stessa altezza secondo il modello “Hallenkirche” (tipo di chiesa “a sala”, diffusosi soprattutto in area tedesca). Il papa aveva infatti avuto modo di ammirare queste chiese nel corso dei suoi viaggi nel Nord Europa e ne era rimasto affascinato. A impreziosire gli interni, capitelli decorati e tavole dipinte dai più importanti pittori senesi dell’epoca, come Giovanni di Paolo, Matteo di Giovanni e Lorenzo di Pietro (detto il Vecchietta). Punto cardine del grande progetto di Pio II, il Duomo di Pienza è stato il simbolo del suo grande potere, e oggi è considerato uno dei monumenti più esemplari del Rinascimento italiano.
Il rientro a Roma è previsto per le ore 20:00 circa.