Uno scenario magico abbraccia il monastero di Poblet, racchiuso in una bellissima valle ai piedi dei monti di Prades e di un antico pioppeto (da cui il nome del complesso). È il più importante della triade cistercense che comprende Santes Creus e di Vallbona, e uno dei maggiori complessi monastici d’Europa sotto il profilo artistico e storico. La sua storia inizia nel 1153 quando fu fondato da Ramón Berenguer IV, affidato poi ai monaci cistercensi, divenne luogo di sepoltura dei sovrani di Aragona e Catalogna. Scrigno di opere d’arte, il suo declino comincia con l’unificazione di Spagna; abbandonato nell’Ottocento, fu ripopolato e restaurato dal 1940. Ben tre cinte murarie proteggono il complesso, all’interno del quale si trovano edifici dedicati alle attività lavorative dei monaci, una struttura adibita a ospedale e chiaramente chiese, cappelle e la zona di clausura. Dal chiostro romanico-gotico si accede a una zona in cui si aprono la cucina e il refettorio, oggi trasformato in cantina per la produzione del famoso vino locale; tra gli altri ambienti visitabili la biblioteca, la sala capitolare con le tombe degli abati e un immenso dormitorio, dove è allestito il Museo del Monestir, con materiali e documenti che ripercorrono le vicende del complesso. Nella chiesa di Poblet, della fine del XII secolo, si trova il pantheon dei Re, con sarcofagi trecenteschi di ben 8 re e 6 regine della Catalogna. guidate, metà marzo-metà ottobre lunedì-sabato 10-12.45 e 15-18; metà ottobre-metà marzo 10-12.45 e 15-17.30