Occupa un intero isolato su Palace Square questo edificio dall’architettura asciutta e severa, con pochi fronzoli decorativi. Commissionato a Gerolamo Cassar nel 1571, fu aggiunto un secondo portale da Manoel Pinto che intervenne anche per conferire quella simmetria al palazzo che non era stata voluta da Cassar. Oggi sede del Parlamento e degli uffici del Presidente della Repubblica di Malta, le visite sono limitate agli Appartamenti di Stato quando non sono in corso visite ufficiali. Una statua del dio del mare fa da anfitrione nel Cortile di Nettuno; imperdibile è il ciclo di 10 arazzi (“Tentures de Indies”, con scene dal Nuovo Mondo) nella Tapestry Chamber, dove i Cavalieri usavano fare assemblea. I bassi gradini che salgono alla State Dining Room tradiscono le difficoltà che i Cavalieri dovevano avere muovendosi con le pesanti armature. Nella vicina Sala del Gran Consiglio, decorata con 12 scene del Grande Assedio (nel 1565 l’Impero Ottomano voleva conquistare Malta) dipinte da Perez d’Alecio, il Gran Maestro usava sedersi sul trono, circondato dai dignitari di Malta e dai rappresentanti dell’Ordine. La tradizione narra che il legno della Galleria, decorata con scene della Genesi, provenga dalla famosa Great Carrack con cui i Cavalieri navigarono da Rodi a Malta. Il percorso di visita continua attraverso la Stanza dell’Ambasciatore, chiamata Red Room per la vivace tappezzeria rossa, e passa per la Page’s Room (Yellow Room) destinata ai giovani in attesa di diventare Cavalieri. Dopo la morte di un Cavaliere, tutto l’armamento diventava di proprietà dell’Ordine. È così che si è creata la collezione dell’Armoury Museum, allestito nelle stalle del palazzo, che raccoglie oltre 5000 pezzi (XVI-XVIII secolo) tra cui spiccano l’armatura di Alof de Wignacourt e quella di de la Vallette.