A sud di Tolmezzo, si raggiungono i villaggi del Comune di Verzegnis. Il lago omonimo è un bacino artificiale che alimenta, in galleria, la centrale di Cavazzo. Scavi archeologici condotti intorno alla torre medievale
del colle Mazeit hanno permesso il ritrovamento di oggetti e resti di costruzioni che retrodatano l’insediamento fino all’XI secolo a.C. e ne testimoniano l’importanza in epoca celtica e romana.
Verzegnis è legata anche a una curiosa vicenda storica: qui nel 1878, poco dopo l’annessione del Friuli al Regno d’Italia, si manifestarono inquietanti casi di strani malori che coinvolsero decine di donne, sul quale gravava tutta l’economia domestica e rurale. Il clero locale identificò il fenomeno come forme di possessioni demoniache e avviò pratiche esorcistiche per sradicare ‘il male’. Il prefetto di Udine fece invece condurre indagini mediche, che diagnosticarono una forma di isterodemonopatia con ricovero coatto di alcune donne. Intorno alle cosidette ‘indemoniate’ di Verzegnis si scatenò un contendere tra i nuovi poteri dello stato italiano, che in piena epoca positivistica tentava di applicare principi e strumenti d’indagine scientifici, e la la chiesa, che esercitava altre forme di controllo sociale.