Posta fra Nicosìa e Cesarò, sulla strada che percorre il versante interno dei Nebrodi, Troìna si allunga su uno stretto terrazzo in mezzo all'altopiano che guarda l'Etna da ovest. Lo scenario è fra i più tipici dell'entroterra agricolo siciliano: valli poco profonde fra colline levigate prive d'alberi e terreni coltivati per lo più a cereali, olivi e mandorli. Il primo nucleo urbano significativo è stato identificato nella greca Enghion, attestata da resti di fortificazione megalitiche, mentre del rango della città in età romana sono testimoni le strutture di uno stabilimento termale. In età bizantina si registra la fondazione del monastero basiliano di S. Michele il Vecchio, oggi in rovina, mentre ai Normanni si deve invece la costruzione della Cattedrale, che delle origini ha testimonianza più evidente nel campanile. Nella storia recente di Troina ha risalto la battaglia dell'agosto 1943 tra Alleati e Tedeschi, con esiti rovinosi per l'abitato, come documentato dalle foto del celebre fotoreporter Robert Capa. Promettente, il coinvolgimento del comune nel Parco regionale dei monti Nebrodi.