Nel cuore della Bassa Friulana, oggi un ordinato paesaggio di pianura a vocazione agricola, si erge Torviscosa, città fondata presso l’antica Torre di Zuino nel 1937-1938 sulla scia di un piccolo sogno socio-economico. La zona, infatti, era afflitta da misere condizioni di vita (nonostante già nel Settecento la casata dei Savorgnan avesse avviato interventi di bonifica): i fiumi di risorgiva scorrevano con argini liberi e incerti su terreni che per la scarsa pendenza si impaludavano rendendo impossibile ogni coltivazione, divenendo fonte di malaria e costringendo gran parte degli abitanti a emigrare. Il Consorzio di Bonifica per la Trasformazione della Bassa Friulana decise di impiantare qui un nuovo stabilimento della Snia, azienda specializzata nella produzione di fibre tessili. La crisi del 1929 e l’autarchia avevano incentivato la ricerca di materie prime alternative e un brevetto della Snia individuava nella canna gentile la pianta ideale per la produzione di cellulosa: Torre di Zuino offriva ampi terreni, buoni collegamenti stradali e un’alta disponibilità di mano d’opera. I lavori di costruzione dello stabilimento della saici (Società Agricola Industriale Cellulosa Italiana), del gruppo Snia, e gli interventi di regimazione delle acque iniziarono nel 1937 e in meno di un anno furono terminati: nel 1938 già si produceva, mentre intorno sorgeva un paese tutto nuovo, inaugurato nel 1940 con il nome di Torviscosa. L’impresa fu celebrata da Filippo Tommaso Marinetti, che le dedicò un lungo poema.
Oggi, il piazzale del paese è dominato da un’alta torre e il lungo edificio in mattoni con un grande oculo che oggi ospita il CID-Museo territoriale della Bassa Friulana, che racconta la trasformazione di un territorio malsano e paludoso in una moderna realtà agricolo-industriale (visite: variazioni in base ai periodi stagionali, a richiesta per gruppi).