Il discreto fascino della capitale del regno sabaudo si respira in uno dei suoi locali storici. Il più noto è sicuramente il ristorante Del Cambio, fondato nel 1757 e amato da Cavour, ma altrettanto famoso è Al Bicerin, del 1763, dove ordinare la specialità a base di caffè, cioccolato e crema di latte. E ancora Fiorio (1780) per i gelati, Fratelli Stratta (1836) Avvignano (1883) e Torino (903) per confetteria e pasticceria, Baratti & Milano (1875) per il cioccolato, e Mulassano (1907) per caffè e cioccolato. Del resto Torino è rinomata per la sua pasticceria, per l’aperitivo Vermut e i liquori aromatizzati come l’assenzio. I robusti sapori della sua cucina sono dei classici del gusto come i ravioli al plin, le paste all’uovo e il riso all’onda con il tartufo o con le rane. O ancora le salse come la bagna cauda e la finanziera, cosce di manzo cucinate al Barolo, bollito misto accompagnato dal bagnet verde o rosso piccante, cacciagione con vino rosso e verdure, formaggi e fritto misto di carni e verdure, ma anche mela e amaretto. La tradizione che esce dai portici e dai palazzi per mescolarsi con i sapori etnici della Torino multietnica si gusta nei locali del quadrilatero Romano. Alla Fiera del Lingotto ogni due anni si tiene il Salone del Gusto e nella vicina liquoreria storica Carpano dal 2007 si trova Eataly con il meglio dell’enogastronomia italiana.