Niccolò da Tolentino era un capitano di ventura che si ricorda per l'affresco-monumento funebre dipinto da Andrea del Castagno in S. Maria del Fiore a Firenze; S. Nicola da Tolentino, invece, eremita, predicatore travolgente in fama di taumaturgo, nel luogo visse per trent'anni e vi morì (1305) già tenuto in conto di santo. La sua basilica è un santuario tra i più frequentati dell'Italia centrale; attorno, la cittadina, in una cerchia di colli della valle del Chienti, conserva un'atmosfera medievale, con strade e case del sec. XIV-XV. La si ricorda nella storia patria per il trattato cui il generale Bonaparte costrinse Pio VI (19 febbraio 1797). È anche località termale.