Sulla dorsale delle Murge che funge da spartiacque tra i bacini dei fiumi Òfanto e Bràdano, è borgo cinto da terreni fertili che danno grano pregiato. L'interesse della visita non sta tanto nei monumenti (la Cattedrale è stata riedificata nell'800), ma nel complessivo valore ambientale, fatto sia della tipica edilizia spontanea contadina sia delle ampie viste su declivi e distese di campi.
Del castello di Garagnone, visibile dalla provinciale 230 verso Gravina in Puglia, architettura voluta da Federico II, rimangono ruderi, conseguenza in parte del terremoto del 1731 e in parte del successivo abbandono. Il fascino consiste nella fusione di un forte elemento naturale e di un corpo di fabbrica costruito dall'uomo. La posizione garantisce, in una giornata limpida, splendide viste.