Di forte suggestione le immagini che il borgo medievale propone nei due versanti su cui è adagiato: a ovest i volumi cubici e allungati delle case-torri a picco sulla valle, a est il ritmo orizzontale del sovrapporsi di tetti e facciate lungo i vicoli che scendono a tornanti.

COSA VEDERE

Fissa al centro la sagoma del settecentesco Sasso Leopoldino, razionalizzazione a colpi di scalpello del culmine del blocco tufaceo attorno a cui è organizzato il paese. Dal settecentesco Masso leopoldino si scende poi in un dedalo di vicoli, archetti, scale esterne, logge, cantine scavate nel tufo, attraversando il rione del vecchio ghetto si raggiunge il fiume Lente, oltre il quale iniziano varie vie cave. Quella di S. Rocco risale sull'altro versante, a lato dei ruderi della chiesa omonima (raggiungibile anche dalla strada per Sovana), dietro cui si estende una vasta necropoli con tombe a camera e da dove si ha la migliore visione d'insieme del paese e della sovrastante Rocca: in origine castello aldobrandesco, divenne con gli Orsini (1552) una delle più notevoli esecuzioni di architettura militare del rinascimento italiano. A pochi chilometri si trova il caratteristico borgo di Sovana, con la chiesa di S. Maria nella quale è custodito, come un preziosissimo gioiello, un raro ciborio preromanico, unico in Toscana. L’abitato è delimitato alle sue estremità dalla Cattedrale e dalla Rocca Aldobrandesca, simboli del potere spirituale e temporale che sembrano ancora vegliare sugli abitanti di Sovana.

Perché Bandiera Arancione:

“Sorano, ovvero la “Città del tufo”, è principalmente nota per il suo particolare posizionamento sopra una rupe tufacea, caratteristica che rende il borgo unico e tipico. Nel centro storico, armonico e omogeneo, sono presenti numerosi servizi turistici e punti vendita di prodotti tipici locali per i visitatori.” Paolo, ghost visitor TCI