L'artigianato locale della ceramica produce ancora, con sistemi antichi, la «bumbula» e il «gabbacumpari», recipienti per bevande, i «babbaluti», caratteristiche bottiglie antropomorfe, e le `spaventose' maschere apotropaiche, ritenute capaci di allontanare il malocchio. Legata alle antiche tradizioni popolari è anche la festa della Madonna dei Poveri (14 e 15 giugno), con la `danza' delle statue Mata e Grifone che sfilano al suono di tamburi.
Nella parte bassa dell'abitato, tratti di mura medievali ricordano che Seminara fu nel medioevo una roccaforte. Importanti momenti della storia cittadina, con l'entrata trionfale di Carlo V di ritorno da Tunisi (1535) e le vittorie degli spagnoli sui francesi del 1495 e del 1503, sono raffigurate in quattro finissimi bassorilievi tardocinquecenteschi, provenienti da un monumento distrutto e custoditi nell'atrio e sulle scale del Municipio.
Poco distante, la chiesa di S. Marco racchiude una cinquecentesca Madonna degli angeli* attribuita ad Antonello Gagini. Nel santuario della Madonna dei Poveri è custodita la veneratissima Madonna dei Poveri, statua in legno di cedro ritenuta bizantina, ma in realtà risalente al XIII o XIV secolo.