Un borgo pieno di carattere, una sorta di isola circondata dalle acque del Livenza e tagliata in due da un canale che ne unisce i due rami. Una fisionomia che per quasi mille anni ha caratterizzato un importante porto fluviale, cresciuto (dal 1077) sotto l’ala benevola del patriarcato di Aquileia e (dal 1420) della Repubblica di San Marco. Le origini della città non sono chiarissime, ma è probabile che già nel VIII secolo un luogo fortificato fosse associato alla pieve di S. Nicolò (santo patrono dei naviganti), presso un guado del Livenza. Una visita può iniziare al centro della prima isola, il vero cuore del borgo, rappresentato dall’armonica piazza del Popolo, circondata dai portici dei palazzi signorili e di rappresentanza, fra cui il quattrocentesco palazzo comunale. Da piazza del Popolo si raggiunge la seconda isola attraversando il canale del Livenza sulla passerella pedonale che si apre oltre la corte Casagrande, sotto i portici dal lato opposto del palazzo comunale. Piazza Duomo è chiusa da una quinta di case basse dai colori pastello. Un’alba particolare è quella che si leva a Sacile la seconda domenica di agosto, data della Sagra dei Osei, che pare si svolga fin dal 1274