L'attuale abitato sorge nei pressi di quella che fu l'àpula Azetium (batté moneta con il nome di Azetinon), ma le sue origini sono medievali, più di preciso normanne. Lo documenta l'imponente torrione bugnato, di forma quadrata, che svetta sul centro, una delle due strutture ancora esistenti dell'antico castello. Cinto di mura, di cui si conservano poche tracce (delle tre porte, due sono tutt'oggi visibili), il nucleo storico ospita la chiesa di S. Maria della Colonna, del XII secolo ma più volte rimaneggiata. L'alto campanile a bifore e trifore, di stile romanico, termina con una cupola barocca; si accede attraverso un portale dall'architrave scolpito, il cui archivolto poggia su colonnine con leoni stilofori; all'interno è un polittico quattrocentesco. Interessante è palazzo Antonelli, costruzione signorile del '500.
Nel Museo civico archeologico Pietro e Grazia Didonna sono varie testimonianze del cospicui ritrovamenti locali. Meritano una sosta le botteghe dei caratteristici fischietti in terracotta
3 km verso nord-ovest conducono a Noiccàttaro, centro di remotissima origine, che ha nella chiesa Madre (S. Maria della Pace) il suo monumento principale. Di origini romaniche, ma molto trasformata, conserva brani della vecchia struttura (arcate, capitelli); cinquecenteschi sono il ciborio in pietra e il coro ligneo.