Siamo nel Polesine, dove il grande fiume compie il suo destino nell’Adriatico ramificandosi a delta. Il paesaggio della provincia è tutto dominato da isole, canneti, valle da pesca e terreni agricoli sottratti all’acqua. Ne deriva un’offerta gastronomica dalla forte personalità: riso (risotto polesano con pesce di valle), pesce di valle, ortaggi, selvaggina di palude (anatre, folaghe e faraona, che a Rovigo si mangia in tecia), cozze di Scardovari, vongole veraci, anguille e pesce azzurro (acciughe e sardine in primis). Ma anche lumache, funghi e tartufi dai boschi fluviali, formaggi pecorini e melone di alta qualità. Restando in città vale la pena visitare la chiesa della Rotonda, e la piazza Maggiore con i palazzi del Comune, l’Accademia dei Concordi e la pinacoteca di palazzo Zabarella.