Da Triora, l’ardito ponte (1959-60) che valica il profondo vallone scavato dall’Argentina permette di raggiungere il minuscolo paese di Cetta e da qui, proseguendo sul versante opposto della valle, il borgo di Realdo, che all’improvviso appare spettacolarmente affacciato su uno sperone roccioso a picco nel vuoto. Analogo lo scenario intorno a Verdeggia, su cui incombe il monte Saccarello, massima elevazione delle Alpi Liguri. L’alta valle Argentina e il monte Saccarello sono il cuore del Parco naturale regionale delle Alpi Liguri, esteso su 125 km quadrati di territorio montano, in buona parte ammantato da foreste e solo in parte ancora caratterizzato dalla presenza di attività dell’uomo. Ne è testimonianza eloquente il paese di Realdo, che visse un periodo di prosperità fino al secolo scorso, grazie alla presenza di cave di pregiata ardesia, tanto pregiata da essere materiale insostituibile per la costruzione dei tavoli da biliardo. Oggi questa attività è del tutto scomparsa, ma il borgo conserva, a memoria di epoche più prospere, edifici di pregio, con bellissimi portali scolpiti, in parte in totale abbandono. Realdo e Verdeggia facevano parte della comunità brigasca, come testimonia la parlata locale di area linguistica occitana.