Sede un tempo di un gastaldato longobardo, offre oggi alcuni resti di fortificazioni visibili sullo sperone roccioso da cui nell'alto medioevo esercitava il potere economico e militare sulla vasta area estesa fino al Nursino e al Casciano. Fino al XIV secolo ebbe rilevanza territoriale la pieve di S. Maria, un edificio romanico del XII secolo dalla facciata rettangolare ornata di un ricco rosone, riquadrato da mosaici e simboli degli Evangelisti. L'unica navata interna è decorata di affreschi di scuola umbra del '300 e del '400; il battistero è costituito da una grande tazza monolitica di epoca romana. Il disegno inciso sulla parete a destra dell'ingresso riproduce il rosone della facciata. Proseguendo lungo una strada che si sviluppa in un paesaggio solitario, si oltrepassa Rocchetta rasentando il santuario della Madonna della Stella, fondato nel 1308 come eremo di S. Croce per volontà degli Agostiniani, abbandonato nel 1630 per essere ripristinato nel 1833. La sua peculiarità è data dal fatto di essere stato scavato in parte nella roccia e di essere circondato da una ventina di celle monacali ricavate anch'esse nei fianchi della montagna; gli affreschi all'interno del santuario sono trecenteschi.