Il centro, situato ai margini della piana alluvionale formata dal Flumendosa (il cui letto è ora povero d’acque e ricco di canneti e oleandri), costituisce con i vicini Villaputzu e San Vito quasi un continuum di circa 14 000 abitanti, che sembra aver assorbito i primi flussi turistici senza rimanerne travolto e senza snaturarsi. La zona, fertile e riparata dai venti, punteggiata di stagni pescosi, fu popolata sin dall’antichità, ma nel corso dei secoli la vita delle popolazioni è stata ostacolata dalle incursioni dal mare e dalle inondazioni provocate dal fiume. Oggi, chiuse alcune miniere, perno dell’economia è l’agricoltura: rinomate in particolare le colture degli agrumi, al punto che li si festeggia, tra fine marzo e inizio aprile, con una vivacissima festa. Ma Muravera punta anche sul turismo, che può contare qui su ambienti naturali piuttosto integri e sulla loro varietà: paese e campagna, monte e mare, fiume e stagno.