“O chiese di Liguria, come navi disposte a essere varate», come scrive Vincenzo Cardarelli. Si ritrova questa immagini a Leivi, entroterra di Chiavari, in uno scenario di coltivi a terrazze, con il nero dell'ardesia come matrice omogenea degli abitati. Tre parrocchie - San Rufino, San Michele del Bosco, e San Tommaso del Curlo - ed ogni chiesa a suo modo affacciata in modo straordinario al mare. Leivi è nota come il 'paese dell'olio': nell'Ottocento aveva il primato del Tigullio per numero di frantoi; oggi è sede di un premio che chiama a raduno i migliori produttori genovesi. D'altra parte, basta guardarsi attorno: un anfiteatro verdeggiante di olivi. Le statistiche parlano dell'80% del terreno coltivabile. L'olio di Leivi è inconfondibile per l'impiego di varietà locali: Lavagnina, Razzola e Pignola. Il colore è intenso, da giallo a verde-giallo; l'aroma è fruttato; il gusto è piuttosto dolce, con eventuale nota piccante e finale amarognolo. Queste, le caratteristiche dell'olio che può fregiarsi della Denominazione di Origine Protetta «Ligure - Riviera di Levante». L'appuntamento è per la fine di luglio, quando si tiene la Festa dell'Olio.