Dal capoluogo cinto da mura esagonali si parte alla scoperta di una terra un tempo paludosa, oggi ricca di cereali, vigne e olivi. Qui, nel Parco nazionale della Maremma, i butteri a cavallo allevano mandrie di vacche dalle corna a lira, che vivono allo stato brado in spazi pur ancora ricchi di boscaglia e selvaggina. In cucina si sente l’influenza livornese nella fascia costiera, senese nell’entroterra, e maremmana nell’intermedia con tradizioni pastorali, dalla carne d’agnello alla selvaggina (cinghiale soprattutto) e relativi salumi, ma anche funghi e formaggi pecorini. Degni di nota sono poi le produzioni di olio extravergine, zafferano e miele di macchia. Tra i piatti più tipici ci sono l’acquacotta, il brodo di fagiano, il cinghiale in agrodolce e la zuppa di agnello. Il tutto accompagnato dai vini Doc celebrati nelle Strade del Vino Colli di Maremma e Monteregio di Massa Marittima: Bianco di Pitigliano, Monteregio di Massa Marittima, Morellino di Scansano, Capalbio e Sovana. Valgono una sosta i meravigliosi borghi del tufo come Pitigliano, Sovana e Sorano (celebri i suoi salumi), i luoghi etruschi come Magliano e Vetulònia, la splendida piazza di Massa Marittima, e ancora Scansano, Capalbio, Manciano, e Saturnia con le famose terme.