Alla cittadina si arriva dal basso, ed è apprezzabile la visuale offerta dall’abitato disposto a mezza costa sul calcareo monte Bàrdia, che lo separa dal mare. Dorgali, importante centro agricolo con singolari tradizioni d’artigianato artistico e vocazione turistica, ha avuto negli ultimi decenni, in quest’ultimo campo, un notevole e giustificato sviluppo. Il suo circondario accompagna, infatti, a un mare e a una costiera di incomparabile bellezza, un entroterra di eccezionale interesse paesistico e naturalistico, ricco come pochi altri di importanti e significative testimonianze del passato. Di pregio sono i vini (soprattutto il Cannonau) prodotti dalla Cantina sociale e i formaggi ovini e caprini preparati dal locale caseificio o direttamente dai pastori. Ma Dorgali vanta anche antiche tradizioni artigianali, soprattutto nell’oreficeria, nella tessitura dei tappeti e nella lavorazione del cuoio e della ceramica: se si vogliono fare interessanti acquisti è sufficiente percorrere la sempre animata via La Marmora, nonché le vie Umberto I e Vittorio Emanuele II. Nel centro storico si conservano ancora alcuni begli esempi di architettura tradizionale in scura pietra scistosa, diversi dignitosi palazzotti ottocenteschi e un buon numero di chiesette, per lo più seicentesche, di linee semplici ed essenziali. Risalta l’imponente settecentesca parrocchiale di S. Caterina, al cui interno si conservano due maestose ancone lignee: una, nel transetto destro, è del 1770; l’altra, nel transetto sinistro, è stata invece realizzata nel 1957 seguendo fedelmente il modello dei grandi retabli sardi del ’700.