La capitale della bassa valle si affaccia sulla Dora lungo la via consolare che i Romani scavarono nella roccia nel I secolo a.C. La presenza romana è raccontata anche dalle arcate del vicino ponte in pietra sul Lys di Pont-Saint-Martin. Tutto intorno si notano i vigneti di uve nebbiolo (dette picotendro) che salgono a terrazze sul fianco della montagna, dando vita al primo vino Doc valdostano. Il posto migliore in cui gustarlo? Alle Caves Coopératives de Donnas. Numerosi sono poi i castagneti, concentrati nella zona fra Châtillon e Point-Saint-Martin, che regalano la piccola e saporita castagna valdostana (tra settembre e ottobre si tiene la festa della castagna e dell’uva) da gustare nel pane, nelle zuppe e minestre, in abbinamento a lardo e mocetta, ma anche glassata, in confettura o accompagnata da panna montata e cioccolato. A Bard, che domina la gola con l’imponente forte ricostruito nell’Ottocento, hanno sede periodicamente eventi enogastronomici. Mentre pochi chilometri dopo, lungo il torrente Ayasse, Pontboset offre boschi ricchi di castagni, mirtilli e lamponi.