Il fiume Chienti scorre inquieto tra secche e piene per quasi cento chilometri, legando l’Appennino umbro alle terre marchigiane e segnando il confine con la provincia di Ascoli Piceno prima di riposare nell’Adriatico. Sullo spartiacque con la valle del Cremone, a qualche chilometro dal capoluogo Macerata, si incontra Corridonia. Il nome rimanda alla storia di Filippo Corridoni, il sindacalista qui nato e caduto sul Carso nel 1915, ma la storia ne tramanda origini ben più pacifiche, legate addirittura a un olmo che ancora agli inizi del Novecento dominava il punto più alto dell’abitato, da cui “Mont’Olmo”. La vicenda di questi luoghi è legata alla storia di Roma. Lo testimoniano le mura che tratteggiano il centro, e soprattutto la chiesa che sorge appena fuori dall’abitato, al termine di un viale di cipressi. San Claudio al Chienti è infatti una tra le testimonianze romaniche più interessanti della regione. Non è la sola.