Sembrano scaturire dalla roccia le costruzioni del borgo, addossato a una ripida altura nell’alta valle Armea. Simile nell’impianto urbano alla Pigna di Sanremo, il villaggio, di antica fondazione, ha un elevato interesse ambientale e conserva emergenze monumentali di rilievo. A cominciare dalla chiesa di S. Spirito, di fondazione romanica (secolo XII-XIII, ma ricostruita tra la fine del XV e l’inizio del XVI), che sorge nella parte bassa dell’abitato e presenta sul fianco destro due portali eseguiti nel primo ’500 da lapicidi di Cènova; singolare il muro che ne divide trasversalmente l’interno, innalzato per delimitare i settori destinati agli uomini e alle donne. Annesso alla chiesa, che fu in passato parrocchiale di Ceriana (intitolata a san Pietro), è l’oratorio di S. Caterina, costruito nel 1736-37. Varcata la porta della Pena (riferibile al secolo XII e oltre), cui è addossato il seicentesco oratorio della Visitazione, si sale verso il nucleo sommitale dell’abitato, tenendo come riferimento il campanile romanico della chiesa di S. Andrea, che racchiude colonne seicentesche. Tanti scorci caratteristici accompagnano la discesa lungo via Celio in direzione della parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo.