Annunciata da lontano dalle guglie gemelle della sua splendida Cattedrale, Burgos è una piccola città con un grande passato. Capitale del regno di Castiglia e León dal 1037 al 1492, tappa del Cammino verso Santiago, fu protagonista della Reconquista. Tra le sue strade ebbe infatti inizio l’avventura del Cid Campeador (al secolo Rodrigo Díaz da Vivar), il leggendario condottiero della cacciata dei mori dalla Spagna.
Centro produttivo e commerciale che ebbe fortuna grazie alle lane della Meseta, i suoi monumenti di oggi sono testimonianza della ricchezza di ieri. Il cuore storico si raccoglie intorno all’area occupata dal castello, sulla riva destra dell’Arlanzón, fatto costruire da Alfonso VIII nel 1178 e di cui oggi rimangono dei resti a seguito delle distruzioni durante la guerra di indipendenza.
La vista di Burgos dall’altura del suo castello fa ben comprendere perché la cittadina sia considerata una delle capitali del gotico castigliano: pinnacoli, guglie e torri intarsiate dominano l’abitato, svettando da numerosi edifici religiosi. Tra questi, la Cattedrale, il migliore esempio della trasposizione in Spagna dei canoni delle grandi cattedrali francesi. La bellissima facciata lavorata, la silhouette che segna lo skyline di Burgos, insieme alle notevolissime opere d’arte che conserva, ne hanno valso l’iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.