Posto presso la confluenza del fiume Enza nel Po, il “Paese di don Camillo”, oggi tranquillo borgo di provincia, vanta antiche origini galliche e fu importante colonia e sede della flotta romana: ebbe infatti una rilevanza strategica per il controllo della navigazione lungo la grande arteria padana e fu cardine della difesa bizantina contro i longobardi. Rinacque nel X secolo a opera di Adalberto Atto di Canossa, che vi costruì un castello e il monastero di S. Genesio. Conteso per secoli, dal 1479 fu degli Estensi; questi lo fortificarono nel XVI secolo con una poderosa cinta pentagonale, abbattuta nel 1704, che ancora disegna il perimetro del centro storico. Poco sopravvive del suo passato.