La vocazione ortofrutticola dell'abitato oggi specializzato nella produzione del vino Lacryma Christi, risale all'epoca romana, quando era il suburbio settentrionale di Pompei, popolato di ville rustiche utilizzate per la coltura della vite, dell'ulivo e di cereali. Di queste residenze di campagna, venute alla luce tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, è aperta al pubblico solo villa Regina (in via Settembrini 15), edificata nel I secolo a.C. e ampliata in età augustea e giulio-claudia. All'interno, intorno a un cortile che ospita la cella vinaria, sono disposti gli ambienti del lavoro agricolo: il “torcularium”, con i resti del torchio ligneo, la vasca di spremitura e il contenitore per la raccolta del mosto, il “triclinium”, decorato da pitture parietali, la cucina con il forno in muratura e il granaio per la conservazione di fieno, cereali e legumi, adiacente all'ala scoperta. Accanto alla villa è la moderna struttura museale dell'Antiquarium.