Apecchio, storicamente luogo di incontro di numerose civiltà (sono infatti ancora presenti tracce di insediamenti Umbri, Etruschi, Romani e Celtici), si affaccia tra Marche e Umbria, in un paesaggio ricco di sentieri e corsi d’acqua, alle pendici del monte Nerone, alla confluenza dei fiumi Biscubio e Menatoio.

COSA VEDERE

Il centro storico, da scoprire attraverso l’itinerario segnalato, partendo dal ponte medievale a schiena d’asino (XV sec.), che dà poi accesso all’arco della Torre campanaria del XIV secolo. Nei pressi si trova il bel palazzo Ubaldini, costruito su progetto di Francesco di Giorgio Martini, che ospita al suo interno il teatro G. Perugini, il più piccolo delle Marche, e il Museo dei Fossili e dei Minerali del Monte Nerone, con oltre duemila pezzi di notevole pregio scientifico oltre che estetico. Meritano una visita anche le chiese, tra le quali segnaliamo la chiesa di Santa Lucia con affreschi di scuola giottesca e di origini templari, la chiesa della Madonna della Vita, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria risalente al X secolo e la pieve di San Martino. Da vedere anche il quartiere ebraico con la sinagoga, il forno per la cottura del pane azimo, il cortile del sukkot e il cosiddetto “giro d’aria” (XV sec.). Il territorio è ricco di sentieri per il trekking, con percorsi facili o più impegnativi, così come vasto e variegato è il reticolo di sentieri e strade (sia bianche che asfaltate) da percorrere in bici attorno al paese (Apecchio è anche tappa della Ciclo Appenninica Alte Marche).

PRODOTTI E TRADIZIONI

Le caratteristiche climatiche e ambientali rendono il territorio di Apecchio particolarmente vocato alla produzione di tartufo, di ogni tipo e in ogni stagione. L’acqua purissima che sgorga direttamente dal Monte Nerone e il clima che favorisce la produzione di orzo di qualità ha dato impulso alla realizzazione di tre birrifici artigianali di alto livello, in grado di combinare questi elementi e trasformarli in una vera e propria eccellenza. È per questo che Apecchio può fregiarsi del titolo di prima Città della Birra Italiana. Apecchio è inoltre riconosciuta come capitale dell’Alogastronomia, neologismo coniato per indicare le connessioni virtuose tra birra artigianale, prodotti di qualità e territorio. Da gustare anche il bostrengo, dolce tipico preparato ancora oggi con la ricetta rimasta invariata nel corso dei secoli.

EVENTI

L’appuntamento più atteso dell’anno è sicuramente quello con Apecchio Tartufo & Birra (primo fine settimana di ottobre), mostra mercato del tartufo e festival dell’Alogastronomia: tre giorni nei quali le osterie del centro permettono di gustare l’ottimo cibo locale a base di tartufo e birra, concerti animano le vie e le piazze, convegni ed eventi arricchiscono il già ricco programma. Da segnalare anche la Sagra del bostrengo (durante il periodo di ferragosto) e Passio, manifestazione religiosa in costume organizzata da oltre trent’anni il Venerdì Santo e che coinvolge l’intera comunità della frazione di Serravalle di Carda, dagli anziani ai più giovani.

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per il centro storico ben conservato e tipico, per la varietà degli attrattori ben tenuti e facilmente raggiungibili grazie all’itinerario dedicato e ben segnalato. Efficiente il sistema di informazioni turistiche, sia in loco con l’ufficio turistico dedicato e ben segnalato, sia online con un sito web ben strutturato, che danno la possibilità di trovare tutte le informazioni utili per scoprire il territorio. Efficace è inoltre la comunicazione e la promozione dei prodotti tipici e degli eventiMarta, ghost visitor TCI