Posta sulla via delle Gallie, fu fondata dai Romani col nome di «Augusta Praetoria» e ancora oggi ne mostra i segni con l’arco di Augusto, il teatro e la porta Pretoria. Nel Medioevo diviene luogo di pellegrinaggio lungo la via Francigena per le reliquie di S. Orso: un passaggio testimoniato da monumenti imponenti come la Cattedrale e il complesso di S. Orso. Aosta è punto di riferimento valligiano anche per i sapori che nei mercati, o meglio negli 'tsaven' (dal nome della cesta di vimini tradizionale usata per il trasporto di ortaggi, frutta e altri prodotti alimentari), della centrale piazza Chanoux si esprimono in banchi di formaggi, salumi, vini, patate, mele, pere, castagne, noci e specialità come il pane nero e il genepì. In piazza della Cattedrale si ammira il quattrocentesco Taberna Ad Forum, un edificio costruito sulle rovine dell’antico foro, che custodisce una fornita cantina. La ristorazione locale, fra indirizzi storici e botteghe, porta in tavola il meglio della cucina valdostana: dal lardo di Arnad alla Fontina, dai sanguinacci ai cacciatori d’asino, dalla Toma di Gressoney e di Courmayeur alle grappe; non si possono inoltre dimenticare le Tegole di Aosta, sottili e croccanti cialde di pasta di mandorle, talvolta ricoperte di cioccolato fondente. Nell’Institut Agricole Régional, che ha sede sulla collina attorno alla città e forma i contadini e allevatori di domani, si promuove la cultura del vino. La sua cantina visitabile custodisce Doc a denominazione di vitigno e vini da tavola a uvaggio innovativo. Fra gli eventi enogastronomici di rilievo spiccano la millenaria Fiera di S. Orso in gennaio, l’esposizione di vini Doc in piazza Chanoux in agosto (negli anni dispari) mentre in settembre si celebra la discesa delle mucche dagli alpeggi con il rito della "bataille des reines".