Nelle sue vicende costruttive si leggono i segni della travagliata storia del borgo di Sebes. Delle due fasi di realizzazione, la prima è precedente alle devastazioni perpetrate dai turchi nel 1438 e frutto del rifacimento gotico di una duecentesca chiesa romanica. La successiva fase è della seconda metà del '400, quando il villaggio venne ripopolato e si decise di integrare i ruderi con elementi ispirati al tardogotico, stile all'epoca dominante. Il risultato è un curioso mix. Alla severità delle parti più antiche si contrappongono la torre campanaria, la cappella a sinistra della chiesa e contrafforti di gusto gotico. All'interno, la parte più antica ha tre navate separate da robusti pilastri, mentre quella tardogotica è caratterizzata dallo slancio di pilastri a fascio che sostengono volte stellari. Maestoso il coro, quasi sproporzionato se confrontato con le dimensioni dell'edificio. Si segnala la pala d'altare più grande della Transilvania, alta 13 metri e larga 6, in legno policromo scolpito, risale alla prima metà del '500.