È conosciuto come il “gioiello verde”, perché vi si giunge dopo un percorso attraverso uno scenario montano di grande bellezza, fra pascoli e foreste di abeti. L'imponente cinta di mura, ancora oggi intatta, ha fatto da scudo agli affreschi dei muri esterni della chiesa, permettendo la conservazione perfino di quelli della parete nord, solitamente danneggiati dal vento di tramontana. Magnifiche le pitture, interne ed esterne, nelle quali si riconosce l'influenza dell'arte russa, per lo più nei volti, nelle pose delle figure, nei dettagli che richiamano le icone. Particolare artistico che ha una forte valenza politica, dato che la dinastia dei Movilâ, che fece costruire e affrescare il manastirea, riuscì ad accedere al trono proprio grazie all'appoggio dello zar. Sembra un enorme tappeto orientale il muro esterno dell'abside della chiesa, con i personaggi dell'Albero di Jesse e delle Gerarchie celesti e terrene ritratti all'interno di foglie di acanto. Sul muro settentrionale, oltre a 14 scene dalle Storie della Genesi, la Scala della Virtù rappresenta la via che l'anima percorre nella sua ascesa a dio: i virtuosi saranno assistiti dagli angeli, mentre i dannati rotoleranno giù dalle scale per finire tra le braccia di un demone. Altrettanto belli gli affreschi dell'interno, che manifestano in maniera ancora più decisa l'influenza della pittura russa nell'eleganza dei volti e delle vesti.