È qui la declinazione semplificata dell'ottimo Flavio Costa, che nel contiguo ma separato 21.9 (ridotto a sei tavoli) fa ricerca mentre in questo locale invece ripropone democraticamente la vera cucina classica piemontese, che ti sazia con gusto nel grande padiglione vetrato con vista sulle colline di Langhe e Roero. I piatti sono quelli che ti aspetti, rassicuranti e sinceri. Qualcosina in ricordo delle origini liguri di Flavio persiste, ma alla fine sarà il Piemonte classico a far da punto di partenza lungo la Via del Sale