Assorbito nel Comune di Parigi nel 1860, come Montmartre e altri borghi intorno alla capitale, il villaggio legava le sue fortune alla scoperta di tre sorgenti d’acqua termale nel giardino dell’abate Le Ragois. Era il 1720 e la notizia delle virtù miracolose delle acque e dell’aria salubre di Passy cominciò a richiamare il fior fiore della società, incoraggiata anche dai medici che consigliavano ai loro pazienti di soggiornare in quella che era già dimora d’elezione della famiglia reale (che aveva fatto costruire il castello de La Muette). L’urbanizzazione della zona, tuttavia, ebbe inizio solo intorno al 1825 con la realizzazione del quartiere Élysée-Charles X. Anche se non più nella forma bucolica dei tempi passati, uno sprazzo di natura si può ancora ritrovare nei giardini di Ranelagh e nel cimetière de Passy (place du Trocadéro), dove all’ombra degli ippocastani riposano Debussy, Manet e la poetessa Renée Vivien.