I soldati e gli ufficiali non più in grado di servire l’esercito erano in genere ridotti alla mendicità: per loro Luigi XIV decise di far erigere un ospedale militare e nel 1671 venne posta la prima pietra dell’hôtel des Invalides, un’istituzione esente da imposte dove medici, chirurghi e farmacisti erano direttamente nominati dal re e godevano degli stessi diritti della corte. La costruzione dell’enorme complesso fu affidata a Libéral Bruant, l’architetto che realizzò la cappella alla Salpêtrière. L’impianto, molto semplice, è composto da un vasto cortile centrale, la cour d’Honneur, intorno al quale si sviluppano gli spazi destinati all’ospedale. Su entrambi i lati, i corpi di fabbrica sono organizzati intorno a due cortili di dimensioni più ridotte. In fondo alla corte si accede a due chiese contigue: l’église St-Louis-des-Invalides, per i soldati, e l’église du Dôme, per il re e la corte. L’hôtel, costruito per accogliere circa 2000 invalidi, ne ha ospitati in alcuni periodi anche più di 3000; le ferree regole di convivenza che vigevano nel luogo prevedevano le preghiere quotidiane e dure punizioni per ogni trasgressione al regolamento. Le facciate sono austere e regolari; sui tetti gli abbaini sono inglobati in stemmi o in busti scolpiti di uomini in armi. L’ingresso, preceduto da un giardino all’italiana, è concepito come un arco trionfale, sul quale campeggia il bassorilievo di Luigi XIV a cavallo. Oggi gli ambienti profani degli Invalides ospitano varie istituzioni.