La grande dimora, sorta nel 1584 come hôtel d’Angoulême, fu realizzata per Diana di Francia; prese poi il nome attuale da Guillaume de Lamoignon, primo presidente del Parlamento di Parigi, che l’aveva affittata prima che la sua famiglia decidesse di acquistarla nel 1688. L’edificio venne progettato probabilmente da Baptiste Androuet du Cerceau ed è caratterizzato da lesene che si innalzano per più piani, una soluzione ornamentale allora nuova in città. Sopra il portale che si apre nel muro di cinta risaltano due amorini che reggono uno specchio e un serpente a simboleggiare la Verità e la Prudenza, le virtù principali dei de Lamoignon; una garritta in forma di torricella aggettante segna l’angolo su rue des Francs-Bourgeois. Dal 1969, dopo essere stato ben restaurato e ampliato con l’aggiunta di un edificio, ospita la Bibliothèque historique de la Ville de Paris (apertura negli stessi orari dell’hôtel), con più di due milioni fra testi e altri documenti (piante, disegni, foto) riguardanti la storia della città. Proseguendo oltre l’hôtel de Lamoignon, la rue Pavée (così chiamata proprio perché fu tra le prime del quartiere a essere pavimentata) si rivela una viuzza poco luminosa e alquanto sinuosa, evidenziando come nel Marais l’intervento haussmanniano sia stato contenuto. Al N. 10 si trova la sinagoga Agoudas Hakehilos (chiusa al pubblico), in stile art nouveau, costruita nel 1913 da Hector Guimard e oggi dichiarata monumento nazionale.