All’angolo con boulevard de la Madeleine, rue Duphot porta verso la Corte dei Conti e termina su rue St-Honoré, continuazione di rue du Faubourg-St-Honoré e mecca degli stilisti e degli appassionati di alta moda. Gli antiquari, i gioiellieri, le vetrine del prêt-à-porter non lasciano dubbi sul carattere di questa via, che fu in passato l’arteria principale della Rive Droite. Da rue Royale a rue du Louvre è disseminata di importanti palazzi del ’700, secolo a cui risale anche il palazzo di madame Geoffrin, al N. 374, che ospitava un noto salotto letterario: dal 1750 al 1777 fu frequentato, tra gli altri, dai pittori Carl Van Loo, François Boucher e Maurice La Tour, dall’architetto Jacques-Germain Sufflot e da molti enciclopedisti. Nel corso del tempo rue St-Honoré ospitò anche tre porte, che segnavano l’accesso occidentale alla città: la più antica, costruita intorno al 1200 e demolita nel 1533 (o, secondo alcuni nel 1545), sorgeva presso il temple de l’Oratoire (in corrispondenza dei NN. 146-150); la seconda, presente fra il 1380 e il 1636, si apriva all’altezza del N. 161 ed era inclusa nella cinta muraria di Carlo V; la più recente, all’incrocio con rue Royale, fu eretta nel 1634 come parte delle mura di Luigi XIII e sopravvisse fino al 1773.