Reputato una sorta di villaggio ancor prima che un quartiere, Bercy rispecchia in pieno la nuova politica urbanistica della città, basata su ‘progetti faro’ che hanno ritessuto i fili dell’ordito cittadino. La rinascita avvenne quando Pierre Buffi ideò un parco di 13 ettari tra la Senna e i binari della gare de Lyon, nel luogo un tempo occupato da immensi depositi per il vino, che qui giungeva anche via fiume per essere poi distribuito in tutta la capitale. Il progetto servì a far riscoprire l’anima di questo borgo urbano in cui vissero scrittori e artisti, da Verlaine a Daudet, divenuto Comune libero dopo la Rivoluzione, che fu un rinomato centro vinicolo e prima ancora (molto prima) un insediamento neolitico da cui provengono molti degli oggetti esposti al Musée Carnavalet.