Un canale lungo 6 km taglia il parco in due e conduce al Castello delle Ninfee (Nymphenburg), residenza estiva dei sovrani di Baviera fino al 1918. Fu questo un dono del duca Ferdinando Maria alla moglie, in occasione della nascita dell’erede al trono. La principessa, forse impressionata dalla reggia di Versailles, si affidò ad architetti italiani e il risultato fu un maestoso edificio la cui decorazione interna è incentrata sulla tematica delle ninfee, da cui il nome del castello. Si entra e si viene accolti da sale sfarzose, dipinti, stucchi e arredi barocchi. Tra i numerosi ambienti, imperdibile una visita al Gartensaal, fastoso salone delle feste a due piani che oggi ospita concerti di musica da camera, e alla Schönheitengalerie, la galleria delle bellezze, ornata da 36 ritratti delle donne amate e ammirate da Ludwig I. Un omaggio alla poligamia, insomma. Da non perdere la Porzellanmanufaktur, fondata nel 1747 e installata nel Rondell, edificio semicircolare realizzato di fronte all’ala destra del castello. Ancora in attività, vanta una produzione di porcellana che varia da figurine rococò a raffinati pezzi in stile liberty, acquistabili presso lo spaccio della manifattura. Carrozze di gala e cerimoniali, appartenute alle potenti dinastie bavaresi, nel Marstallmuseum. Il parco che circonda la reggia è sicuramente una delle maggiori attrazioni, per le dimensioni (200 ettari) e l’eleganza delle costruzioni disseminate tra il verde. Iniziato nel ‘600 all’italiana, fu trasformato dopo nemmeno mezzo secolo in giardino alla francese, con le sue geometrie, cascate, giochi d’acqua e belle statue. Un percorso segnalato porta all’Amalienburg, antico padiglione di caccia che, tra stucchi e affreschi, incuriosisce per la presenza delle cucce per i cani del sovrano. Davanti è il Badenburg, padiglione per i bagni, con una piscina rivestita con preziose ceramiche di Delft; cineserie e un’atmosfera orientaleggiante nel Pagodenburg, alle spalle di un laghetto.