Il monumentale edificio costruito nel 1866 da Francisco Jareño conserva oltre 7 milioni di libri rari (pezzi forti il Codex de Metz del IX secolo, manoscritto e calendario astronomico, e un Catholicon uscito dalla stamperia di Gutenberg nel 1460), oltre a mappe, incisioni (di spicco quelle di Albrecht Dürer), fotografie. La scala d’accesso è ornata da medaglioni con l’effigie dei massimi protagonisti della letteratura spagnola e da statue che raffigurano i padri della lingua castigliana. I fondi sono esposti nel Museo della biblioteca, che allinea anche vecchie macchine da stampa, la ricostruzione di un antico caffè letterario, una sala interattiva tutta dedicata al Don Chisciotte. La visita guidata del venerdì è estesa ad altri ambienti del palazzo, tra cui l’imponente, ottocentesco salone di lettura.